La facciata barocca della Chiesa di Santa Croce. By Matteo Ferrari [see page for license], via Wikimedia Commons
Nel XVI secolo si assiste alla prima ondata barocca. Nel campo dell’architettura la tradizione è rappresentata allora da Gabriele Riccardi e dal cantiere della chiesa di Santa Croce, contrapposta all’architettura di importazione della chiesa di Sant’Irene e realizzata da manodopera locale. Proprio in Santa Croce vengono realizzati da Francesco Zimbalo i portali e l’altare di San Francesco di Paola tipici esempi del primo barocco. Nella seconda metà del Cinquecento fino all’inizio del Seicento anche l’area della grecìa salentina e di Nardò conoscono ampio sviluppo alla pari di Lecce, e in molti centri del Salento vengono realizzati palazzi e chiese con manodopera tarantina.
La chiesa di San Matteo a Lecce. By Pioggia sole (Own work) [CC-BY-SA-3.0], via Wikimedia Commons
Durante il Settecento, il barocco viene influenzato da elementi romani, napoletani ed anche europei. Sale in cattedra l’opera di Ferdinando Sanfelice, che realizza diverse opere nel centro di Nardò. Dopo il terremoto del 1743, vengono restaurate e “aggiornate” alcune chiese grazie al lavoro di maestri copertinesi come De Angelis e Preite, che si interessano della ricostruzione delle chiese di San Giuseppe e Santa Teresa. Il Barocco dilaga anche negli altri centri, di cui troviamo numerose costruzioni come la chiesa parrocchiale di Lequile, il palazzo baronale a Sternatia, e durante la seconda metà del Settecento si “completa” con palazzo Tafuri a Gallipoli, la chiesa matrice di Castrì di Lecce e di Tricase, la chiesa dell’immacolata a Galatina e a Cutrofiano, e tante altre.
Altare barocco nella chiesa di San Francesco della scarpa. Galiano.M at it.wikipedia [GFDL, CC-BY-SA-3.0 or CC-BY-2.5], from Wikimedia Commons